Diga del Vajont – Tra natura e Storia
- vagabondiontheroad
- 19 lug 2015
- Tempo di lettura: 2 min
Buongiorno Vagabondi !

Qui di seguito un nuovo possibile Tour da poter fare in compagnia e sulle due ruote.
Questa volta andremo a visitare la famosa diga del Vajont.
Come punto di partenza abbiamo definito l’uscita autostradale Thiene sulla A31 e punto di arrivo Erto e Casso, per un totale di 143km
Per la mappa fate clic qui
Ora alcune info:
Vajont
La diga del Vajont è di tipo a doppio arco, lo sbarramento è di 261,60 m (la quinta diga più alta del mondo, la seconda ad arco) con un volume di 360.000 m³ e con un bacino di 168,715 milioni di metri cubi. All’epoca della sua costruzione era la diga più alta al mondo.Lo scopo della diga era di fungere da serbatoio di regolazione stagionale per le acque del fiume Piave, del torrente Maè e del torrente Boite, che precedentemente andavano direttamente al bacino della Val Gallina, che alimentava la grande centrale di Soverzene.Le acque sottratte al loro corso naturale vennero così incanalate dalla diga di Sottocastello (Piave), da quella di Pontesei (Maè) e da quella di Valle di Cadore (Boite) al bacino del Vajont tramite chilometri di tubazioni in cemento armato vibrato e spettacolari ponti-tubo.A questo complesso si aggiunse successivamente la vecchia diga di Vodo di Cadore, che con la sua quota permise di alzare di 15 m la diga del Vajont, rispetto al progetto originario. In questo sistema di “vasi comunicanti”, le differenze di quota tra bacino e bacino venivano usate per produrre energia tramite piccole centrali come quella del Colombèr, ricavata in caverna ai piedi della diga del Vajont e quella di Castellavazzo. Le acque scaricate dalla centrale di Soverzene venivano poi condotte, tramite un canale, al Lago di S.Croce e ai successivi, con relative centrali.Era un sistema concepito per sfruttare al massimo tutte le acque ed i salti disponibili del fiume Piave e dei suoi affluenti, di cui il bacino del Vajont era il cuore; esso venne presto compromesso prima dalla frana del Lago di Pontesei (ora quasi vuoto per motivi di sicurezza) e poi dalla frana che causò il disastro del Vajont.
La diga è tristemente famosa per il disastro del Vajont del 9 ottobre 1963, quando una frana del monte Toc precipitò nel bacino, facendo traboccare lo stesso e inondando il paese di Longarone causando quasi 2.000 vittime.È importante ricordare che la diga non crollò e che le sollecitazioni cui il manufatto fu sottoposto durante l’immane tragedia furono 7 volte superiori a quelle prevedibili durante il normale esercizio.[senza fonte]La tragedia fu causata dall’onda provocata dalla frana che, sfiorato il coronamento della diga, lo superò abbattendosi nella valle del Piave, e dall’onda di riflusso che tornò verso il lago. Se la diga avesse ceduto le conseguenze sarebbero state ancora più disastrose, in quanto la quantità di acqua che si sarebbe riversata a valle sarebbe stata tripla (l’onda è stata valutata in 50 milioni di metri cubi, la capienza del lago era di 150 milioni e al momento dell’evento si era quasi al limite).
Speranzosi che possiate condividere il Tour con più amici possibili vi auguriamo Buona strada!
Lo staff VagabondiONTHEROAD
コメント