Monti Lessini
- vagabondiontheroad
- 17 lug 2015
- Tempo di lettura: 5 min
Buongiorno Vagabondi !

Qui di seguito un nuovo possibile Tour da poter fare in compagnia e sulle due ruote.
In questo tour andremo a esplorare i meravigliosi paesaggi dei monti Lessini.
Come punto di partenza abbiamo definito Negrar (VR),come punto di arrivo abbiamo scelto Thiene (VI), per un totale di 131 km
Ora alcune info:
Monti Lessini
Chiusa a Nord dalla profonda e selvaggia Valle dei Ronchi e dal maestoso Gruppo della Carega, delimitata ad Est dalla Val Leogra, a Sud dal corso dell’Adige e dall’alta pianura veronese e ad Ovest dalla Val Lagarina, essa è quasi un’unità a sé stante nell’ambito delle Prealpi Venete. La solcano numerose valli che dagli alti pascoli scendono e si spiegano a ventaglio verso Verona e la pianura.Procedendo da Ovest verso Est, troviamo le valli di Fumane, di Marano e di Negrar (che insieme costituiscono un’unità che ha più carattere storico che geografico: la Valpolicella) e poi le valli Valpantena, di Squaranto, di Mezzane, d’Illasi, le valli Tramigna, d’Alpone, valle del Chiampo, valle dell’Agno. Le sue alture ad Ovest rientrano nelle Prealpi Venete, con cime tra i 1500 e i 1800 m, e il gruppo del Carega a Nord-Est (che supera i 2200 m). La fascia centrale si attesta invece tra i 1000 e i 1300 metri.
Negrar
Negrar dista 13 chilometri da Verona. Rispetto al capoluogo è in posizione nord. È racchiuso a nord dal comune di Sant’Anna d’Alfaedo, a est da Grezzana, a sud da Verona, a ovest da San Pietro in Cariano e Marano di Valpolicella. Orograficamente è diviso in due parti, la collina a nord al confine con Sant’Anna d’Alfaedo e intorno alla valle che porta al capoluogo, e la pianura a sud e nell’ampia valle che si insinua fino a Negrar. Come tutta la Lessinia, il terreno è carsico e privo di acque superficiali. Il Progno di Negrar assume un carattere torrentizio, come tutti i suoi affluenti che nascono negli impluvi. Da segnalare a poche decine di metri a sud della località Proale, sulla strada che porta a Fane, una serie di cascate torrentizie di circa 100 metri di salto il cui segmento principale, il primo, è di oltre 30 metri.
Sant’anna D’alfaedo
Sant’Anna d’Alfaedo è a 30 chilometri da Verona, in direzione nordovest. Il territorio comunale, essendo piuttosto esteso (circa 43 km²), tocca il confine con il Trentino-Alto Adige, mentre si estende fino alle porte della Valpantena, al confine con il comune di Grezzana, circa 19 km a sudest del paese di Sant’Anna. Il territorio del comune è quasi totalmente a sud dei Corni (Corno d’Aquilio, 1545 msl e Corno Mozzo). Una parte del comune è a nord del Corno d’Aquilio, ed è chiamata Pialda bassa; in questo luogo è ubicata la Spluga della Preta, un insieme di grotte carsiche che arrivano ad una profondità esplorata di circa 1000 metri, conosciuta per lunghi anni come la grotta più profonda del mondo. Altro capolavoro della natura è nella zona sud del comune, il Ponte di Veja, un ponte naturale di pietra residuo di una lenta erosione della parte posteriore di un antro.
Bosco chiesa nuova
Bosco Chiesanuova si colloca sulla dorsale tra il vajo di Squaranto e il vajo dell’Anguilla, due profondi canyon che danno origine in pianura, rispettivamente alla val d’Illasi e alla Valpantena, in provincia di Verona. Il paese si trova a un’altitudine di circa 1100 m s.l.m., è il secondo capoluogo comunale più alto di Verona dopo Erbezzo (1118).
San Mauro di Saline
San Mauro dista 33 chilometri da Verona. È racchiuso a nord dal comune di Velo Veronese, a ovest da Roverè Veronese e Verona, a sud da Tregnago e a est da Badia Calavena. È situato a nord est del capoluogo. L’altitudine del comune varia da circa 300 msl a circa 1050 msm. Il territorio comunale si estende sulle colline dell’alta Val d’Illasi e copre una superficie di 11,09 km².
Tregnago
Il paese si estende lungo la vallata da sud a nord tra il torrente Progno e le pendici delle colline. A ovest del corso d’acqua si trova la frazione di Marcemigo. La struttura urbanistica di Tregnago è basata su due strade quasi parallele: l’antica via Maestra, attuale via Carlo Cipolla, e l’antica via Pezzòlo, attuale via San Martino, lungo le quali sono sorte le case contadine esposte verso ovest. Le case più antiche e le ville fatte costruire dal XVII secolo in poi da famiglie provenienti dalla città sono invece rivolte verso sud: si creano così tra esse i vicoli che uniscono le due strade principali.Nei secoli scorsi l’attività più praticata da coloro che risiedevano nella zona è stata l’agricoltura e il paesaggio agrario rimane il simbolo più importante dell’interazione fra l’uomo e la sua terra. Tipiche del paesaggio agrario sono le corti, le case rurali e le contrade intorno a cui si dipanano le strade e i campi coltivati.Tregnago, a differenza del resto della valle, non ha mai avuto serie carenze d’acqua. Confluiscono infatti nel suo territorio tre piccole valli e i rispettivi torrenti che, nei secoli scorsi, non potendo raggiungere con facilità il Progno si disperdevano formando pozzanghere ed acquitrini. L’acqua potabile era fornita in passato al paese da diverse sorgenti, tra cui quella del Pisocco, lontana dal paese più di un chilometro, incanalata già all’inizio del XVI secolo. A testimonianza di una certa abbondanza d’acqua ci sono ancora le antiche fontane del paese, per la maggior parte in disuso, dove si abbeveravano gli animali e si lavava la biancheria. Il centro del paese conserva le caratteristiche del passato con le sue tre chiese di cui due, la parrocchiale e antica pieve e quella della Disciplina o di San Martino, sono situate a nord in una posizione ancora periferica.
San Giovanni Ilarione
San Giovanni Ilarione dista circa 42 chilometri da Verona. Rispetto al capoluogo è in posizione nord est. Confina con la provincia di Vicenza, dal cui capoluogo dista 39 chilometri. È posizionato nella media val d’Alpone, e attraversato da nord a sud dal torrente Alpone. È in posizione collinare, adagiato su un fianco della valle. I maggiori paesi di riferimento sono San Bonifacio ed Arzignano, rispettivamente distano il primo circa 15 chilometri, mentre il secondo 10; il più facile da raggiungere è sicuramente San Bonifacio, per mezzo di una strada spaziosa e veloce, mentre Arzignano nonostante sia più vicino in termini di distanza, per il suo raggiungimento necessità l’attraversamento delle colline, per cui ci si impiega più tempo. A partire dal nord dove la valle tende ad essere ancora stretta, la zona pianeggiante scarseggia, ma dirigendosi verso fondo valle si può notare un ampliamento della pianura e finisce la Val d’Alpone.
Per la mappa fate clic qui
Speranzosi che possiate condividere il Tour con più amici possibili vi auguriamo Buona strada!
Lo staff VagabondiONTHEROAD
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